E lasciando una traccia indelebile che, a partire da Bessie Smith, ha influenzato generazioni successive di cantanti di colore, .
Nata nel 1886 in Georgia (o forse nel 1882 in Alabama...), Ma Raney visse fin da ragazza una dimensione dello spettacolo che ormai per noi -abituati ad artisti plastificati- è persino difficile immaginare.
Dopo alcune esperienze iniziali, si esibì insieme al marito con i leggendari Rabbit Foot Minstrels, per poi fondare un proprio gruppo, il cui nome è tutto un programma: Assassinators of the Blues...
In seguito al successo di Mamie Smith nel 1920 con il suo "Crazy Blues", i tempi erano maturi perché, anche per altre cantanti di colore, si aprissero le porte delle case discografiche e così nel 1923 Ma Rainey iniziò a registrare per la Paramount.
La collaborazione -che produsse oltre un centinaio di titoli- durò sino al 1928, anno in cui la Paramount rescisse il contratto, perché ormai lo stile musicale di Ma Rainey e la sua presenza scenica non erano più redditizi come negli anni precedenti.
I Blues di Ma Raney e delle altre cantanti dell'epoca vengono solitamente definiti Classici, ma in realtà risentono della tradizione Vaudeville, che venne gradatamente resa più sofisticata, con un'orchestrazione che cercava di ricalcare i brani composti da W. C. Handy, che tanto successo stavano ottenendo.
Tra l'altro, Ma Raney possedeva una notevole creatività, che le permise di comporre molti dei brani che incise. Non sapendo né leggere né scrivere, arrivava in sala d'incisione con foglietti sparsi, sui quali aveva tracciato segni e disegni, che le permettevano di ricordare i testi delle canzoni.
Nel 1985 la Yazoo le dedicò questo ottimo "Ma Rainey's Black Bottom", da cui traiamo i due brani che vi presentiamo oggi.
Il primo è il brano da cui è ripreso il titolo del disco e gioca sul doppio senso di Black Bottom, che indica sia un tipo di ballo sia una parte anatomica...
"Now I'm gonna show you all my Black Bottom
They stayed to see that dance
Stayed until they'd seen me do my big Black Bottom
That'll put you in a trance"
Il secondo è "Yonder Come the Blues", dedicato a tutti i momenti in cui il Blues raggiungeva Ma Rainey, in particolare a causa di un uomo:
"People have different blues and think they're mighty bad
But blues all about a man, the worst I've ever had
I've been disgusted and all confused
Every time I look around, yonder come the blues"
La Paramount era, purtroppo, tristemente famosa per la scadente qualità delle registrazioni e del materiale utilizzato nella stampa dei dischi, ma siamo comunque convinti che -nonostante queste limitazioni- ancora oggi sia possibile lasciarsi toccare dalla potente voce di Ma Rainey e dalla sua forte carica interpretativa.