Nel 1947 questi due aspetti andavano sempre più prendendo piede nelle scelte degli artisti e nei gusti del pubblico.
Ascoltate questo "Shake That Boogie" di Sonny Boy Williamson, che fu registrato nel 1946, ma raggiunse il primo posto in classifica l'anno successivo.
La struttura classica del Blues viene rafforzata nei bassi e vi è un'urgenza, una spinta, una proiezione in avanti che non potevano non avere una presa sicura sugli ascoltatori dell'epoca.
Il confine tra Blues e Rhythm & Blues qui è veramente labile e questo brano testimonia come le etichette siano sì convenzioni importanti, ma non debbano essere prese troppo rigidamente.
Sonny Boy Williamson ebbe un grande successo, al punto che alla sua morte -avvenuta nel 1948 per un accoltellamento- vi fu una situazione poco chiara, in cui si cercò di tenere nascosta la notizia, spacciando un altro armonicista, Rice Miller, prima direttamente per Sonny Boy Williamson, poi come Sonny Boy Williamson II, sino a che l'appellativo "Secondo" decadde...
Per cui, se oggi cercate pezzi di Sonny Boy Williamson, trovate due Artisti e dovete stare attenti, per capire di quale dei due si tratti...
La storia della nostra Musica presenta molti aneddoti, in cui furbizia, opportunismo e spregiudicatezza certo non mancano!
Affianchiamo questo pezzo di Sonny Boy Williamson con "Boogie Woogie Blue Plate", un brano più sofisticato di Louis Jordan, che per anni fu il leader nelle vendite di dischi tra la popolazione di colore, prima che l'irruzione del Rock 'n' Roll bianco lo estromettesse in brevissimo tempo dal mercato discografico.
Ma questa è un'altra storia, che vedremo in un prossimo Post.