Questa città era il crocevia di ritmi provenienti dal mondo latino e anche il Rhythm & Blues risentì di questi influssi.
Il primo pezzo che vi proponiamo è "Mardi Gras in New Orleans" di Professor Longhair.
In esso, vi sono caratteristiche che non abbiamo trovato nei brani esplorati precedentemente: un ritmo "caraibico", il piano suonato con un forte impatto, versi che inneggiano al Carnevale, reminiscenze africane.
Professor Longhair ebbe una grande influenza su altri pianisti contemporanei e successivi, tra i quali spiccarono Fats Domino e Dr John.
E proprio di Fats Domino è il secondo pezzo di oggi: "The Fat Man".
Si tratta di una rivisitazione del classico "Junker's Blues", i cui versi su droga e degrado certo non si prestavano per un'ampia diffusione alla radio, senza il cui supporto era impossibile riuscire a sfondare nel mercato discografico.
La struttura armonica di "The Fat Man" è quella tradizionale del Blues a 8 battute, con una lunga introduzione di ben 20 battute, ripresa dalla versione di "Junker's Blues", incisa una decina di anni prima da Champion Jack Dupree e che vi presentiamo per un utile confronto.
Con questo pezzo, iniziò la lunga, prolifica e a volte burrascosa collaborazione tra Fats Domino e Dave Bartholomew, che produsse innumerevoli classici e contribuì ampiamente a traghettare il Rhythm & Blues verso il Rock 'n' Roll.