Però, in quel crogiolo di suoni che fu la Sun Records negli Anni '50, anche la strumentazione e gli arrangiamenti minimalisti di Johnny Cash influenzarono lo sviluppo della nostra Musica.
La leggenda narra che Johnny Cash cercò per mesi di farsi ricevere da Sam Phillips, sino a che, un giorno, lo aspettò sulla soglia dello studio, riuscì a farsi ascoltare e così... iniziò un'altra grande storia umana e musicale.
Il disco che vi presentiamo oggi venne pubblicato nel Giugno del 1955, ebbe un discreto successo locale e a Novembre riuscì a entrare per una settimana a livello nazionale nella classifica Country.
In "Cry! Cry! Cry!" e "Hey Porter" vi sono già tutte le caratteristiche principali del Sound iniziale di Johnny Cash e del Tennesse Two che l'accompagnava...
In particolare quel boom-chicka-boom che, come ricordò in seguito il bassista Marshall Grant, non nasceva da uno studio particolare, ma era semplicemente tutto ciò che i tre ragazzi -la cui buona volontà era sicuramente superiore alle capacità tecniche- riuscivano a mettere insieme.
Anche la chitarra di Luther Perkins, con i suoi passaggi che ricordano più gli sforzi adolescenziali di un esordiente che non i virtuosismi di un musicista, presenta quelle caratteristiche, che saranno poi copiate da generazioni di fans di Johnny Cash.
E così, questo Sun 221 resta una precisa testimonianza non di una buona preparazione artistica, ma di ciò che Sam Phillips ricercava più di ogni altra cosa: l'originalità.
E di come l'originalità -nell'America negli Anni '50, che si andava trasformando radicalmente- potesse essere il miglior viatico verso il successo.