lunedì 14 luglio 2014

Sun 221: "Cry! Cry! Cry!" e "Hey Porter" di Johnny Cash

Il nome di Johnny Cash, più che al Rock 'n' Roll, viene solitamente associato al Country.

Però, in quel crogiolo di suoni che fu la Sun Records negli Anni '50, anche la strumentazione e gli arrangiamenti minimalisti di Johnny Cash influenzarono lo sviluppo della nostra Musica.

La leggenda narra che Johnny Cash cercò per mesi di farsi ricevere da Sam Phillips, sino a che, un giorno, lo aspettò sulla soglia dello studio, riuscì a farsi ascoltare e così... iniziò un'altra grande storia umana e musicale.

Il disco che vi presentiamo oggi venne pubblicato nel Giugno del 1955, ebbe un discreto successo locale e a Novembre riuscì a entrare per una settimana a livello nazionale nella classifica Country.

In "Cry! Cry! Cry!" e "Hey Porter" vi sono già tutte le caratteristiche principali del Sound iniziale di Johnny Cash e del Tennesse Two che l'accompagnava...

In particolare quel boom-chicka-boom che, come ricordò in seguito il bassista Marshall Grant, non nasceva da uno studio particolare, ma era semplicemente tutto ciò che i tre ragazzi -la cui buona volontà era sicuramente superiore alle capacità tecniche- riuscivano a mettere insieme.

Anche la chitarra di Luther Perkins, con i suoi passaggi che ricordano più gli sforzi adolescenziali di un esordiente che non i virtuosismi di un musicista, presenta quelle caratteristiche, che saranno poi copiate da generazioni di fans di Johnny Cash.

E così, questo Sun 221 resta una precisa testimonianza non di una buona preparazione artistica, ma di ciò che Sam Phillips ricercava più di ogni altra cosa: l'originalità.

E di come l'originalità -nell'America negli Anni '50, che si andava trasformando radicalmente- potesse essere il miglior viatico verso il successo.