Proprio per tale motivo, oggi iniziamo questo Post proponendovi la versione di Blind Lemon Jefferson, il Bluesman texano di cui ben poco si sa e la cui scomparsa nel Dicembre del '29 -forse durante una tempesta di neve a Chicago- contribuì a creargli un'aurea di mistero.
Amo particolarmente Blind Lemon perché -verso la fine degli Anni '50- i suoi Blues acustici furono tra i primi che ebbi la fortuna di ascoltare, grazie a un LP che mio padre era solito suonare.
Sebbene, ovviamente, la versione di Carl Perkins sia molto più brillante e incalzante e vi spicchi ancora una volta il piano di Jerry Lee Lewis, che certamente contribuì a mantenere incandescente il clima in sala di registrazione...
Tutto il fascino di questo brano è già nell'esecuzione del vecchio Blind Lemon Jefferson che, tra l'altro, possedeva una tecnica chitarristica non indifferente, per l'epoca in cui viveva.
Negli anni successivi, Matchbox visse di vita propria, entrando nel repertorio di moltissimi gruppi, ognuno dei quali contribuì a mantenere l'enigma e il senso di solitudine di questi versi:
Well I'm sitting here wondering, will a matchbox hold my clothes
Well I'm sitting here wondering, will a matchbox hold my clothes
I ain't got no matches, but I got a long way to go.
I'm an ol' poor boy and a long way from home
I'm an ol' poor boy and a long way from home
Guess I'll never be happy, everything I do is wrong, yeah!
Oltre alle versioni di Blind Lemon e di Carl Perkins, noi ve ne proponiamo una dei Beatles, che erano grandi ammiratori di Carl Perkins, e...
Un'altra dei nostri amici Adels + Howlin' Lou and The Whip Lovers, che con la loro carica testimoniano come questo brano sul palco possa divenire vera dinamite!