Abbiamo già visto come Sam Phillips fosse solito lasciar scorrere il registratore, mentre Jerry Lee ripercorreva il suo apparentemente inesauribile repertorio.
Però, nel caso di "Great Balls of Fire", le cose andarono differentemente, perché questo fu -in realtà- un tentativo studiato a tavolino, per sfondare nel mercato dei ragazzini, che stavano diventando una componente sempre più importante del panorama discografico.
Tra l'altro, Sam Phillips era stato scottato dal relativamente scarso successo che Carl Perkins e Johnny Cash avevano avuto con il loro secondo disco e così, questa volta, era intenzionato a non lasciare nulla al caso.
Subito dopo la sua apparizione allo Steve Allen Show, Jerry Lee Lewis era stato scritturato per "Disc Jockey Jamboree", uno di quei filmetti allora di moda, il cui unico obiettivo era stipare nel minor tempo possibile il maggior numero di interpreti e canzoni.
Il titolo "Great Balls of Fire" era stato proposto inizialmente a Carl Perkins, ma venne poi girato a Jerry Lee, che vi lavorò a lungo (almeno... per gli standard dell'epoca), ricercando più il sicuro effetto immediato che la complessità stilistica.
E così, tra l'altro, nel famoso assolo al piano, possiamo ascoltare prima quattro glissandi e poi la stessa nota, martellata per diverse battute.
Film e disco uscirono nel Novembre 1957 e, come era facile attendersi, entrambi ebbero grande successo.
Purtroppo, però, nel giro di poche settimane, Jerry Lee Lewis commise un suicidio mediatico, sposando Myra Gale, una cugina appena tredicenne.
Questa vicenda extramusicale provocò un grosso scandalo presso il pubblico americano ed europeo e, quindi, un blocco nella carriera di Jerry Lee, che durò almeno un decennio.
Ma avremo modo di parlarvi dei tentativi della Sun Records, per porre rimedio a questa catastrofe economica, nell'ultimo singolo di questa casa discografica che, tra non molto, vi presenteremo.
Per ora, gustiamoci l'energia travolgente di "Great Balls of Fire", sia nel 45 giri, sia nella versione cinematografica.
Tra l'altro, in questo film dedicato al da molti disprezzato Rock 'n' Roll, comparvero anche Count Basie e la sua Orchestra, che accompagnarono Joe Williams.
Eccovi, allora, anche il loro video, a testimonianza del fatto che l'unica differenza che per noi conta non è tra generi musicali diversi -per i quali schierarsi, in una parodia del tifo sportivo- ma tra musica bella o brutta...