Questo "Favorite Country Blues Piano-Guitar Duets (1929-1937)" è quindi tra i miei LP preferiti e ancora oggi ricordo le emozioni che mi diede sin dal primo ascolto, poco dopo la sua uscita nel 1969.
Uno degli aspetti interessanti dei duetti Piano-Chitarra è che solitamente tra i due strumenti non ve ne è uno predominante, ma anzi, essi si integrano in perfetta armonia.
E' questa una differenza radicale, rispetto ai duetti di chitarra, in cui solitamente una ha il predominio sull'altra, che viene ridotta al ruolo di mero -seppur importante- accompagnamento.
In questo LP è presente solo un brano del duo più famoso -composto da Leroy Carr e Scrapper Blackwell- probabilmente perché a loro verrà dedicato il disco L-1036, di cui non mancheremo di parlarvi in futuro.
Comunque, tra tanto materiale interessante presente in questo LP, è veramente difficile scegliere quali pezzi proporvi.
Allora, proviamo con "Good Gal", che trova al piano Charlie Spand e alla chitarra uno sconosciuto musicista, che potrebbe/dovrebbe essere Blind Blake, l'inarrivabile fingerpicker che ben seppe coniugare Blues e Ragtime.
Un brano molto rilassato, che a volte amo ascoltare di sottofondo, mentre altre volte preferisco un ascolto più attendo, cercando di seguire sia il fraseggio di Blind Blake, sia come le sue triplette si coniugano con il ritmo differente del piano.
Il secondo brano, invece, è "Sloppy Drunk Again" del 1935.
Qui troviamo Walter Davis al piano, che martella non poco sull'unico accordo che sostiene questo blues e differenzia questa versione da quelle di Leroy Carr o Sonny Boy Williamson, che sono invece basate sul tradizionale giro blues a 12 battute.
Alla chitarra abbiamo addirittura due musicisti: Henry Townsend e Big Joe Williams, probabilmente con la chitarra in Open G e accordata più alta rispetto al piano. Per una descrizione più dettagliata di questi particolari, potete vedere le precise note di copertina.
Infine, eccovi anche "Don't Sell it, Don't Give it Away", con Buddy Woods al canto e alla chitarra e due altri sconosciuti musicisti a piano e chitarra.
Dal prossimo Post, inizieremo a occuparci del Jazz travolgente degli Anni '20, senza il quale sarebbe ben difficile comprendere lo sviluppo della Musica Americana successiva.