domenica 26 aprile 2015

Il Movimento Pentecostale e la Musica Santificata

La migrazione di milioni di Neri dalle campagne del Sud verso le meno ostili città del Nord comportò grandi trasformazioni sociali, culturali e musicali.

Nello spostamento di queste masse di lavoratori, il Gospel subì trasformazioni per tanti versi simili e speculari a quelle subite dal Blues e di cui ci siamo già occupati in questo Blog.

Infatti, il nuovo mondo in cui ci si stava inserendo, richiedeva nuove forme di divertimento e preghiera e quindi nuovi generi musicali o, quanto meno, una rivisitazione dei precedenti, che avevano fatto da colonna sonora a una vita radicalmente differente.

Al cuore dei Movimenti Pentecostali, che tanto influirono sulla Musica dei Neri, vi erano l'idea e la pratica di una rinascita spirituale, che portava a essere persone radicalmente altre, rispetto a come si era prima di questa conversione.

La diffusione su larga scala del Pentecostalismo avvenne soprattutto grazie a due grandi Revival che si tennero a Topeka, Kansas, nel 1901 e ad Azusa Street di Los Angeles. Addirittura, quest'ultimo Revival, iniziato nel 1906, durò per diversi anni.

Certamente chi tornava a casa, dopo un'esperienza emotiva così profonda, portava con sé il desiderio di testimoniare nella propria comunità la gioia che il suo nuovo stato di Rinato gli procurava.

Le tre congregazioni pentecostali che ben presto si radicarono nei principali centri urbani del Nord furono la Church of God in Christ (la COGIC che già abbiamo incontrato, parlando di Arizona Dranes), The United Holy Church e la Fire-Baptized Holiness.

Fu grazie a queste congregazioni che durante i servizi religiosi venne non solo ammessa, ma addirittura favorita la presenza di strumenti musicali.

E così, già intorno al 1890 erano presenti in chiesa il piano e la chitarra, mentre il saxofono entrò in scena verso il 1920-30.

Non è difficile immaginare come il fervore religioso e la presenza di una Musica mirata a rinforzarlo ulteriormente potessero creare un mix esplosivo, che per certi aspetti poteva far concorrenza alla musica da ballo, che si andava sviluppando negli stessi anni.

Ma la diffusione degli strumenti musicali non portò semplicemente ad abbracciare ritmi e armonie mondane, bensì creò appunto qualcosa di nuovo...

Una rivisitazione originale di idee musicali che già erano presenti tra la popolazione di colore.

E' questa la Musica che viene chiamata Santificata e che affonda le proprie radici nella tradizione nera, ma è rinforzata dalla fede.

E che continua ancora ai nostri giorni, come si può ben vedere nel primo di questi video e ancor di più nel secondo: una sorta di "jam session religiosa", da cui è difficile non lasciarsi coinvolgere.