domenica 3 maggio 2015

Blind Willie Johnson e i predicatori di strada

Una delle figure più interessanti e genuine nella nascita e nella trasmissione del Gospel è rappresentata dai predicatori-musicisti di strada.

A  volte ciechi, era facile trovarli a qualche crocicchio, con una chitarra possibilmente dal volume corposo, a cantare per ore la Buona Novella.

I loro brani a volte miravano a spaventare gli ascoltatori per redimerli, con terribili descrizioni delle fiamme dell'inferno, ma...

Molto spesso testimoniavano della grande gioia che la Redenzione e la Rinascita interiore avevano portato nella loro vita e avrebbero potuto portare nella vita dei peccatori presenti.

Musicisti dalla forte personalità, erano in grado di influenzare positivamente i passanti, che spesso lasciavano loro qualche spicciolo, nella tazza che tenevano legata al collo.

In fondo la loro vita era speculare alla vita dei Bluesmen itineranti, che percorrevano le stesse strade e con cui a volte condividevano gli stessi angoli di strada.

Anzi, spesso i Bluesmen avevano nel loro repertorio anche brani della tradizione religiosa, il che -unito a tecniche chitarristiche comuni- ci fa capire ancora di più come Blues e Gospel affondino le loro radici nella stessa storia di uomini dall'esistenza particolarmente dura e a volte avventurosa.

E anche ai Predicatori di Strada poteva capitare di essere avvicinati da qualche Talent Scout, che li portava in sala d'incisione, sperando di farne piccole star tra il pubblico che acquistava dischi allora etichettati come "Race".

Il chitarrista-predicatore più famoso del periodo a cavallo della Grande Depressione fu certamente Blind Willie Johnson che, con la sua voce da Falso Basso, era in grado di incutere timore e speranza tra gli ascoltatori.

A Blind Willie Johnson dedicheremo due Post, quando ci occuperemo dei due ottimi LP della Yazoo, che raccolgono la sua produzione discografica, quindi per ora ci limitiamo a presentarvi questi due brani e una trascrizione di alcune loro parti.

Perché nel Gospel le parole sono importanti almeno quanto la Musica.

Il primo brano, "Jesus is Coming Soon", prende spunto dalla terribile epidemia di influenza del 1918 -la famigerata "Spagnola"- per presentarla come punizione per i  comportamenti peccaminosi e segno degli Ultimi Giorni che stanno per arrivare.

"In the year of nineteen and eighteen,
God sent a mighty disease.
It killed so many a thousand,
On land and on the seas. (...)
Well, it's God that's warning the nation,
He's a-warnin' them every way.
To turn away from the evil eye,
And seek the Lord and Pray."

Il secondo brano è "Praise God I'm Satisfied" e -al contrario- presenta versi entusiastici come questi:

"I've found the mountain dreary,
Glad I wasn't ascendin' alone
And How well my Saviour found me
For to claim me for His own.
Placed His arms about me,
And He drawed me to His side, all right,
I might be a child of His,
Praise God I'm Satisfied.  (...)
Well it gave me joy and gladness
For the clouds He rolled away.
While am I left on earth singin' His praises,
How glad I'm today."

Arrivederci alla prossima settimana, con un Post sull'interessante LP della Yazoo L-1058 "Blind Willie Johnson: Praise God I'm Satisfied", che -oltre a questi due brani- raccoglie altri pezzi fondamentali di questo ineguagliabile Predicatore di Strada.